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 KINESIOLOGIA

La kinesiologia (parola derivante dal greco tradotta come "studio del movimento") nasce nella metà degli anni 60 dalla chiropratica, quindi dall'esigenza di risolvere situazioni algico-disfunzionali del sistema osteomuscolare. Lo studio delle risposte dei muscoli al riflesso di stiramento ha portato, da allora, ad un progressivo sviluppo teorico ed operativo per cui è oggi possibile individuare i diversi fattori di squilibrio (metabolici, endocrini, strutturali, biochimici, psichici ecc.) che incidono contemporaneamente nei vari problemi di salute.

Test Muscolare

Analisi posturale

Equilibrio funzionale dell'organismo
       
L'elemento principale e fondamentale di valutazione dello stato di salute in Kinesiologia è rappresentato dal Test Muscolare.
Questo consiste nel fare una piccola ma ferma pressione nella direzione dell' escursione del muscolo prescelto, mentre il paziente fa resistenza. Va considerato non tanto un esame della forza dei vari muscoli quanto un ceck-up di vari aspetti neurofisiologici e metabolici che influenzano la risposta allo stiramento indotta dall'operatore. Durante lo sviluppo della Kinesiologia si sono chiarite via via delle relazioni specifiche tra un muscolo o un gruppo di muscoli e organi interni, vedi ad esempio tra muscoli del collo e stomaco o tra alcuni muscoli delle gambe e vescica; così è possibile scoprire, attraverso il Test Muscolare specifiche corrispondenze tra la risposta del paziente e varie disfunzioni di un organo. Ad esempio il T.M. può dirci se un dato organo ha problemi organici o funzionali, se vi sono condizioni ambientali, chimiche, alimentari (vedi intolleranze) o conflitti emotivi (stati d'animo bloccati) che lo disturbano, se vi sono carenze minerali, vitaminiche o nutrizionali che ne pregiudicano il buon funzionamento, se ci sono alterazioni della circolazione e del tono neurovegetativo che alterano il trofismo e l'equilibrio in quel distretto.
Si sono inoltre chiarite altrettanto specifiche corrispondenze tra i vari muscoli e i meridiani energetici studiati ed utilizzati dall'Agopuntura e dalla medicina Tradizionale Cinese.

L'approccio iniziale è però quello dell'Analisi Posturale: basata sull'osservazione in situazioni statiche e dinamiche del tono e delle masse muscolari e dei rapporti osteoarticolari, ci consente di comprendere sia gli schemi globali di attivazione e di difesa dell'organismo, che rappresentano spesso un "modo di vivere" determinato da peculiarità caratteriali ed emotive, sia situazioni specifiche di alterazione dei carichi (responsabili di tutte le più frequenti patologie ortopediche) che possono derivare, oltre che da traumi diretti, da alterazioni patologiche, recenti o pregresse,di distretti anche molto distanti da quello dove si esprime il sintomo.

Con l'analisi e l'anamnesi kinesiologiche spesso si scoprono così correlazioni tra problemi osteomuscolari e patologie viscerali ( gastroenteriche, respiratorie, cardiovascolari, urologiche ), già note o meno al paziente, tra alterazioni del sistema masticatorio, dell'assetto oculare e di quello del cranio con disturbi emergenti nei distretti inferiori del corpo ( ad esempio con problemi discali ) e viceversa, tra traumi, cicatrici, pregressi interventi chirurgici nei vari distretti e disturbi odontoiatrici, cefalee o problemi neurologici ecc.
Si tratta spesso di ripercorrere una storia dei vari squilibri , dei traumi e degli agenti patologici e disturbanti che hanno agito e che sono tuttora attivi nella vita della persona e di poter stabilire in che misura ogni squilibrio attuale determina un fattore di stress generale o specifico per i vari distretti. Solamente comprendendo questo panorama, unico per le caratteristiche e la storia di ogni individuo, è possibile attuare una serie di correzioni e di cure efficaci, trattando appunto quella storia, quell'insieme di cause e di situazioni specifiche senza correre il rischio di prescrivere rimedi, di praticare manipolazioni, di dare consigli o raccomandazioni stabiliti in base a criteri impersonali, legati magari ai nomi dati alle varie patologie, o a norme di vita generalizzate e uguali per tutti. Come tutte le discipline olistiche la Kinesiologia e l'Osteopatia non curano parti o malattie di persone ma si curano dei nessi tra la persona ed ogni fattore in grado di promuovere salute o danno.

Risulta fondamentale allora comprendere il concetto di Equilibrio Funzionale dell'Organismo.
L'organismo umano, sotto stress, è fondamentalmente caratterizzato dalla attitudine ad adattarsi, a resistere, a mantenere i suoi scopi, ad attuare continui compensi per non avvertire dolore e per salvaguardare le sue funzioni più vitali. Proprio tale capacità di compensare l'infinità di traumi fisici, chimici e psicologici cui si trova esposto, se da un lato consente di mantenere intatta la possibilità di "andare avanti", dall'altro gli impedisce di riconoscere e di liberarsi di quei fattori che finiscono per comprometterne la salute ed il benessere. Se una tale capacità di adattamento e di "assuefazione" ha senso in situazioni di effettivo pericolo e di lotta per la sopravvivenza, essa diventa assolutamente controproducente quando, una volta garantiti i bisogni fondamentali, come nella nostra società occidentale, gli scopi "prioritari" da mantenere sono fondamentalmente legati ad aspetti educativi e a modelli culturali che obbligano ad una estenuante fatica fisica e psichica e a stereotipi comportamentali, anziché all'acquisizione del diritto alla gioia, al piacere, alla comodità. Siamo allora esposti dall'ambiente e dalle nostre scelte ad un continuo bombardamento di stimoli mediati da fonti non dirette ed innaturali (uditivi, visivi, elettromagnetici, alimentari, voluttuari, emozionali, cognitivi ecc. ), siamo esposti nel lavoro, dai sistemi di trasporto e di comunicazione, nelle attività ricreative, a continui microtraumatismi meccanici e, oltre a tutto ciò, non usufruiamo quasi mai di situazioni di contatto fisico diretto, di un'esperienza percettiva attraverso il nostro corpo e i nostri organi di senso.

In questo panorama l'insorgenza di un malessere o di un sintomo, anziché rappresentare il segnale del cedimento delle possibilità di compensazione e rappresentare un'occasione per riflettere, per ritrovare la libertà di capire e di scegliere, viene di solito tradotto e trattato solamente come un ostacolo ingombrante di cui liberarsi al più presto. La comune prassi medica ci illude di poter ritrovare con qualche esame diagnostico, qualche visita specialistica e qualche droga una risposta adeguata. Questo spesso funziona per qualche tempo o qualche patologia ma altrettanto spesso il malessere ritorna, talora in altri modi o comunque c'è sempre "qualcosa che non va". Anche chi rifiuta a priori di aver bisogno di "cure" da parte di qualcuno, di solito si autoprescrive rimedi di ogni tipo, integratori, agognate vacanze, ginnastiche, regali, traguardi da raggiungere, se non addirittura esorcismi ancor più espliciti, come quelli offerti da maghi e guaritori. Questo è l'effettivo traguardo che noi ci proponiamo con il nostro lavoro, che intende offrire degli strumenti operativi efficaci, sia nel riconoscere la varietà e la quantità di "insulti" che ogni paziente sopporta ai vari livelli, sia nel fornirgli le condizioni per riconoscerli ed eliminarli, attraverso le nostre mani, qualche prescrizione, qualche esperienza e qualche parola.
Ognuno continua così ad investire, a spendere quantità di tempo, di soldi, di energia enormi senza ottenere in cambio un effettivo miglioramento della qualità della vita, intendendo con questo l'effettiva sensazione di piacevolezza, di leggerezza, di serenità insieme alla consapevolezza
       
Consapevolezza di un valore e di un senso, assolutamente irripetibili ed individuali, del proprio stare al mondo.
Abbiamo scoperto la possibilità di avere grandi risultati anche senza obbligare le persone ad un percorso ideologico e/o a scelte di vita così difficili e totalizzanti come quelle offerte dalle medicine e dalle filosofie orientali, da cui mutuiamo comunque aspetti teorici e pratiche, adattandole al nostro modo di intendere ed al nostro mondo.





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