Per una piena comprensione di quanto segue consigliamo di visitare la pagina dell’Istituto di BioPsicologia
e del modello applicativo proposto; la premessa alla sezione Aree Professionali,
nonchè gli articoli sulla Biospicologia e il programma deI corsi.
Pur considerando la sconcertante disomogeneità degli strumenti di studio e applicazione proposti dai vari corsi di naturopatia, possiamo rilevare che tutte le scuole moderne, anche qualora utilizzino poche chiavi di lettura e focalizzate metodologie di intervento, hanno ampiamente assimilato, nelle loro affermazioni filosofiche, il paradigma olistico. Quello che dobbiamo troppo spesso rilevare è che tende a confondersi per olistico qualsiasi cocktail di elementi teorico-pratici dove vi sia qualcosa di corporeo + qualcosa di emozionale + qualcosa di vibrazionale, energetico e così via, a cui viene appiccicato tale preambolo filosofico. In realtà non sono le materie o gli strumenti in sé ad essere “olistici”, tanto meno lo è un inquadramento ideologico. Oltretutto i benefici e le finalità dei vari strumenti acquisiti vengono intesi come utili e validi per tutti. Olistica è invece la capacità di entrare nel tessuto esperienziale globale della persona, di dotarla di diversi strumenti percettivi capaci di agire su tutti i contesti di relazione delle stesse, da quelli più banali ai più sofisticati, considerando inoltre che ogni persona è diversa nella sua organizzazione caratteriale e nella sua possibilità di fruizione degli stimoli che le possiamo proporre.
Diversi sono i vantaggi che i nostri corsi intendono offrire a chi pratica o insegna la Naturopatia:
- Conoscere appieno la diretta correlazione tra le strutture biologiche, i substrati energetici dei vari stimoli o presidi utilizzati dai vari operatori naturopati e le funzioni psichiche corrispondenti: sapere esattamente, insomma, cosa stiamo facendo con quella tecnica e quello strumento di intervento
- Consentire che gli effetti delle varie competenze in loro possesso siano da tutti fruite e comprese non separatamente sul piano cognitivo (teoria) e su quello somato-psichico (pratica) ma realmente integrati e vissuti come elementi trasformatori della vita quotidiana, della loro fisiologia e della relazione con se stessi e con il mondo
- Comprendere come a seconda della struttura energetica, posturale e caratteriale di ognuno si possano avere e si debbano prevedere effetti e sviluppi differenti per le varie tipologie di persone
- Conoscere e poter interagire con le aree conflittuali che sono attive sul piano somatico e/o psichico o che emergono grazie agli sviluppi dell’ intervento “naturopatico”
- Non ultimo, avere più strumenti a disposizione, di tipo manuale, verbale ed esperienziale diretto di cui disporre per poter sviluppare un percorso meglio centrato e finalizzato alle varie persone rispetto ad una “ricetta” di esecuzione o didattica uguale per tutti.
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