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Psiche, Cervello, Organo e le 5 leggi Biologiche

Prima di introdurre le 5 Leggi Biologiche formulate da Ryke Geerd Hamer non possiamo non ricordare come da oltre un secolo sono state confermate le origini traumatiche e psicologiche delle così dette malattie:ciò che il male ha detto (“maladits”) e somatizzato nel corpo.

S.Freud , 1912: La malattia è legata a emozioni rimosse

G.Groddeck (1923): i processi organici e i sintomi sono l’espressione simbolica dell’inconscio

W. Reich (1926): le malattie sono legate alle energie trattenute dalla corazza caratteriale dell’individuo

F.Alexander (1897-1964): La malattia è legata a specifici conflitti inconsci irrisolti che agiscono sui meccanismi neurovegetativi. Alla base vi sono i conflitti di lotta-fuga

H. Laborit (1985): E’ l’inibizione della risposta emozionale ad un evento che fa partire la malattia. 

E’ però con Claude Sabbah, autore nel 1995 de “La Biologia Totale” e con la straordinaria attività di ricerca degli anni ’80 e ’90 di Geerd Hamer che si conferma definitivamente come qualsiasi risposta biologica ad una situazione conflittuale abbia puntualmente un senso per la sopravvivenza  e rappresenti un programma sensato. Successivamente possiamo citare vari autori come Gerard Atthias, Salomon Sellam e Jean Philippe Brebion che hanno, insieme a Sabbah, chiarito i nessi transgenerazionali per cui gli individui sono diversamente esposti e vulnerabili a stress o traumi psichici di stessa portata.

Le domande alle quali la biologia totale risponde sono quindi:

  • cosa ci vuole dire il tuo corpo, con questo sintomo ?
  • qual è la cosa che il tuo corpo pensa di guadagnare, attivando questo sintomo ?  qual’è il “senso biologico perfetto” della malattia ?
  • quale conflitto emotivo ha causato nel corpo l’attivazione di questo “programma biologico perfetto” che nella medicina tradizionale chiamiamo “malattia”?
  • cosa ci dice la tua storia famigliare relativamente a questo aspetto ? perché nella genealogia della tua famiglia, questa “malattia” ha un senso ?
  • come possiamo operare di modo che questo conflitto emotivo non causi più stress al tuo corpo ?

Di seguito riportiamo una sintesi delle 5 leggi Biologiche formulate da Geerd Hamer tratta dal sito http://www.albanm.com/le-5-leggi-biologiche , ricordando come sia oggi di riferimento la Scuola di Formazione sulle 5LB.
psiche cerv org jpg

LA PRIMA LEGGE BIOLOGICA

E’ articolata in tre criteri:

  1. Ogni “malattia” è un Programma Biologico e Sensato (SBS) della natura che si attiva a partire da una DHS. La DHS è uno shock INASPETTATO, acuto e vissuto con una sensazione di isolamento (accade in una frazione di secondo). Questa DHS si attiva contemporaneamente sui tre livelli: psiche, cervello e organo.
  2. Il contenuto del conflitto, cioè quello che sente quella persona in quell’istante, determina sia lalocalizzazione nel cervello(FH: Focolaio di Hamer) che la localizzazione nell’organo (quella innervata da quell’area precisa del cervello che si è attivata)
  3. Come l’attivazione, anche il decorso del programma SBS sarà sincronosui tre livelli: psiche cervello e organo. Cioè tutti e tre i livelli si muoveranno all’unisono attraversando insieme le diverse fasi del programma SBS:  si attivano al momento della DHS, vanno insieme in soluzione (conflittolisi) con la sua prima fase espansiva (Pcla), attraversano insieme il momento della Crisi Epilettica o Epilettoide  (CE), passeranno attraverso la seconda fase espulsiva di soluzione (Pclb) fino a normalizzazione.i legge Hamer

LA SECONDA LEGGE BIOLOGICA

I Programmi Speciali Biologici e Sensati della natura seguono un decorso bifasico, a condizione di arrivare alla soluzione del conflitto (Conflittolisi)

II-Legge
Il grafico presentato che suddivide i vari momenti del programma SBS è monofasico: cioè da uno schock alla sua soluzione, senza recidive:

  • Normotonia: è la prima parte dello schema, dove viviamo il normale ritmo giorno (simpaticotonia)/ notte (vagotonia).
  • Simpaticotonia permanente: a partire dalla DHS entriamo nella fase di conflitto attivo. Siamo in stress, in uno stato di simpaticotonia permanente, uno stato previsto per noi dalla natura in modo da renderci attivi per risolvere il nostro problema.
  • Vagotonia permanente: con la CL (Conflittolisi) quando cioè abbiamo risolto il nostro problema, entriamo nella fase vagotonica, dove i tessuti che sono stati attivati nella fase di simpaticotonia, iniziano a riparare.
  • Questa fase è suddivisa in due momenti: Pcla che è la fase espansiva dove richiamo e trattengo i liquidi che servono al nostro corpo per riparare (la persona non suda e urina poco). E’ la fase più impegnativa poiché è quella dove i sintomi sono più evidenti e duri da sopportare.
  • La seconda fase, Pclb è quella ricostruttiva e cicatriziale, gli edemi sono stati espulsi, perciò presenta sintomi meno impegnativi.
  • CE: a separare le due fasi di vagotonia c’è la Crisi Epilettica o Epilettoide che rappresenta un giro di boa verso la normalizzazione poiché da lì vengono espulsi gli edemi (la persona inizia a sudare ed urinare molto), si riducono i sintomi e il corpo ripristina le sue funzioni.

LA TERZA LEGGE BIOLOGICA

E’ l’organizzazione del Sistema ontogenetico (il comportamento dei tessuti) nelle diverse fasi della curva bifasica di un SBS. La terza legge comporta un vero e proprio capovolgimento diagnostico, nel senso che sapendo da quale area cerebrale è innervato un tessuto e come si comportano i tessuti nelle diverse fasi, dato un sintomo si ha modo di conoscere: il tessuto e perciò il suo comportamento, in che fase siamo , cosa possiamo aspettarci e come quindi intervenire, quano serve, nel modo più opportuno.

III-Legge

Per essere più specifici: i tessuti del Paleoencefalo, il cervello antico (innervati dal Tronco cerebrale e dal Cervelletto).

  • Nella fase di Conflitto Attivo (quando cioè siamo dentro il problema) fanno un aumento della funzione eproliferazione cellulare. Es: se vivo una DHS per cui vorrei inglobare o sputare un “boccone” ho istantaneamente un aumento di funzione (e produco più saliva proprio a tale scopo) e se non basta aumenterò anche il volume della  g hiandola salivare in modo da avere ancora più saliva.
  • Nella fase di Riparazione (quando ho risolto il mio problema e cioè ho inglobato o sputato il boccone) ho caduta funzionale (non produco più saliva) e le cellule che sono cresciute in più, non essendio più utili, vengono caseificate, ad opera dei funghi o micobatteri. Se non ci sono funghi e micobatteri, la zona rimarrà incistata. Alla fine del processo, arriverò a normalizzazione ma il tessuto non sara mai più come l’originario ed avrò dei resti cicatriziali.
    Inoltre durante il processo di caseificazione, anche un po’ delle cellule originarie verranno “mangiate via”. Ragione per cui se faccio molte recidive, ridurro sia la funzione che il volume della mia ghiandola.

Per i tessuti del Neoencefalo (innervati dal Midollo cerebrale e dalla Corteccia)

  • Nella fase di Conflitto Attivo (quando cioè siamo dentro il problema) fanno una riduzione della funzione eriduzione cellulare, necrosi, ulcere. Es: se vivo una DHS per cui mi sento separato dal contatto con qualcuno, riduco la sensibilità e anche la crescita cellulare per cui avrò la pelle secca.
  • Nella fase di Riparazione (quando ho risolto il mio problema e cioè ho ritrovato il contatto) ho caduta funzionale e ricrescita cellulare. In presenza di batteri o virus, la ricrescita e cicatrizzazione sarà più evidente. Alla fine del processo arriverò a normalizzazione ma anche in questo caso il tessuto non sara mai più come l’originario ed avrò dei resti cicatriziali.

LA QUARTA LEGGE BIOLOGICA

I microbi sono condizionati ontogeneticamente.

Vale a dire che non si muovono in modo autonomo nel nostro corpo ma su ordine del cervello ed ogni categoria dei microbi è correlata ad un tessuto particolare.

Tutti però diventano “attivi” solo a partire dalla fase di riparazione di qualsiasi tessuto:

  • Funghi e micobatteri: vengono diretti dal paleoencefalo, cioè dall’endoderma del tronco cerebrale e dal mesoderma antico del cervelletto. Iniziano a proliferare già a partire dalla fase di conflitto attivo (insieme e proporzionalmente alla proliferazione del tessuto) ma si attivano solo a partire dalla conflittolisi. Ed è una cosa molto sensata che ha fatto la natura poiché così saranno numericamente pronti per demolire le cellule che non servono più durante la fase di riparazione.
  • Batteri: vengono diretti dal Midollo cerebrale (neoencefalo). Proliferano e si attivano solo a partire dalla fase di riparazione (Pcl) per sostenere la riparazione delle necrosi prodotte in fase di conflitto attivo (che avverrebbero comunque).
  • Virus: vengono diretti dalla Corteccia cerebrale (neoencefalo). Proliferano e si attivano solo a partire dalla fase di riparazione (Pcl) per sostenere la riparazione delle necrosi e  ulcere prodotte in fase di conflitto attivo (che avverrebbero comunque).

LA QUINTA LEGGE BIOLOGICA

Ogni programma speciale e biologico è sensato.

Ciò che abbiamo sempre definito come “malattia” è in realta una parte del  programma speciale  biologico e sensato della natura (SBS), che essendo un programma, ha la sua ragione e scopo di esistere.

Non c’è nulla che la natura faccia a caso
, ed è evoluta per tutte le forme viventi in modo che potessero essere adattabili e capaci di trovare soluzioni nelle situazioni inaspettate. E’ in questo modo che siamo in grado di adattandoci, essendo flessibili nelle risposte.

Il problema è che noi esseri umani, siamo in grado di trasformare un momento di sana attivazione (programmata apposta per noi dalla natura), in anni di sofferenza e recidive, producendo una massa conflittuale tale da renderla poi ingestibile.

La natura non ci chiede di non fare conflitti, anzi ci ha predisposti per superarli, ma non ha previsto  le recidive oltremisura e la nostra disponibilità a morire piuttosto che rinunciare alle proprie ragioni.

Le scoperte del dr. Hamer quindi, non solo ci permettono di sapere cosa stia succedendo nel nostro intero sistema (psiche, cervello e organo) e a sapere come comportarci di conseguenza, ma ci spingono anche verso noi stessi: a conoscerci, a riconoscere ciò che di vero è per noi e a scegliere cosa fare della nostra vita, essendo fedeli a ciò che di più profondo e ingiudicabile e vero per noi.