Quando mostro questo video nelle mie presentazioni sul rapporto tra aspetti biologici, emozionali e cognitivi quasi tutti hanno risposte emotive molto forti: sgomento, angoscia, sentimenti vari legati alle possibili identificazioni ora con la preda (paramecio) ora con il predatore (ameba). Se le qualità comportamentali che applichiamo ai protagonisti (furbizia, ingenuità, premeditazione, giustizia, ingiustizia) sono sicuramente il frutto di proiezioni mentali ed ideologiche proprie della nostra cultura, è innegabile l’evidenza che alcuni aspetti emozionali sono intrinseci alle più elementari interazioni degli organismi viventi. Eros e Tanatos (amore e morte), attrazione, sfida, repulsione, ineluttabilità e “imperfezione” della natura e dei bisogni materiali sono leggi universali da accettare e riconoscere per comprendere anche la nostra natura umana. Anche questo può contribuire a sviluppare una coscienza accettando i “limiti” della nostra “umanità”, non ideologizzare la vita, capire e sviluppare cosa si può intendere per libero arbitrio. Ovviamente, si spera, anche per forme più “spirituali”, meno distruttive di attaccamento, nutrimento e relazione, rispetto a questi microorganismi. Sicuramente, comunque, “l’onestà intellettuale” di questa ameba non possiamo di certo discuterla!